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Museo MAV
Il percorso espositivo
...per una tradizione contemporanea
Il nuovo allestimento permanente del MAV è stato creato come un percorso di analisi dei patrimoni artigianali. La prima sezione, dedicata alla memoria come “tessuto connettivo che unisce l’individuo alla comunità”, vede l’esposizione dell’intera Collezione Brocherel i cui gli oggetti si raccontano come produttori di memoria. La seconda sala, dedicata alla materia, indaga invece lo stretto rapporto tra il territorio e l’artigianato, tra l’artigiano e la materia che plasma. Il percorso prosegue poi con la forma, colei che plasma gli oggetti nell’incontro tra artigiano e materia, e il gesto, ossia la manualità pura di cui gli artigiani sono portatori, un patrimonio immateriale di conoscenze unico, senza il quale non vi sarebbe alcun oggetto. Il nuovo allestimento si conclude con uno sguardo all’avanguardia, alla capacità della creazione di andare oltre il proprio tempo, e alla bellezza, come giudizio estetico individuale, oggettivo o sociale di un insieme di oggetti.
Un percorso che racconta e offre spunti di riflessione personale, ma che non dà risposte. Il visitatore è invitato ad essere parte attiva del processo di visita e a crearsi una propria visione dell’oggetto di artigianato e del suo valore oggi.
Le collezioni
...l'incontro di molteplici raccolte
Il MAV ospita oltre mille oggetti di cultura materiale tra manufatti d’uso (XVII-XX secolo) e sculture (XIII-XXI secolo) di collezioni pubbliche e private. Il nucleo iniziale è costituito dalla collezione dell’Institut Valdôtain de l’Artisanat de Tradition, composta da circa 300 oggetti selezionati dal secondo dopoguerra ai nostri giorni tra le opere più significative degli artigiani valdostani a cui si sono aggiunte opere della Soprintendenza per i Beni e le Attività Culturali della Regione Autonoma Valle d’Aosta e di collezionisti provati. La collezione di maggiore interesse esposta al MAV è certamente la Collezione Brocherel, di proprietà della Fondazione Torino Musei, composta da oltre 500 opere frutto della grande opera collezionistica di Jules Brocherel.