Sin dal medioevo, i nostri antenati hanno scavato la roccia delle nostre montagne per poter portare la preziosa acqua alle terre coltivate. Tutta la popolazione collaborava alla costruzione di questi “ru”, i ruscelli, simbolo della fertilità, ma anche della collaborazione comunitaria. Tra il 1200 ed il 1400 furono scavati numerosissimi canali; molti di questi sono spariti intorno al 1630, durante la peste; altri sono invece sopravvissuti fino ai giorni nostri. I “ru” erano inoltre importanti per il funzionamento delle piccole industrie in espansione; il ruscello che da Barche attraversa la frazione di Molina per poi raggiungere Les Cretes e gettarsi nella Dora Baltea è stato denominato “ru di-s-artificho”, il ruscello degli artifici; attorno ad esso era presente un gran numero di “artifici”: frantoi, forge, numerosissimi mulini, presse per l'olio di noci e battitoi.