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LEGGENDE e RACCONTI

Il gregge di San Giuliano

San Giuliano, deportato schiavo in Valle d’Aosta con altri soldati scampati al massacro della legione Tebea, venne venduto ad un ricco patrizio di Fénis, che possedeva vaste distese di prati, e divenne pastore. Le sue pecore erano le più belle di tutto l’alpeggio. Grasse e folte di morbida lana, avevano sempre le mammelle così gonfie di latte che lo disseminavano spesso lungo il cammino, tanto che le rocce, sui sentieri percorsi dal santo col suo gregge, sono tutt’oggi chiazzate di candide macchie. Gli altri pastori, gelosi, si impadronirono a tradimento di Giuliano e lo gettarono giù da un dirupo. Una dopo l’altra, le pecore lo seguirono con lamentosi belati nel precipizio, ai cui piedi sorge ora la cappella dedicata al santo.

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