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IL PATRIMONIO NATURALISTICO

La Valle di Clavalité

Da Barche si imbocca la strada asfaltata che attraversa il letto del torrente Clavalité e inizia a salire a tornanti. Oltepassata la baita di Arbussayes si prosegue fino a Cerise (973 m) dove si deve abbandonare l'automobile; al fine di preservare questo fragile ecosistema, l’accesso in auto alla piana è infatti consentito solo ai residenti. A piedi si prosegue sulla strada recentemente asfaltata, dopo le baite di Leffrey si raggiungono le costruzioni di Lovignanaz (1.162 m) e si entra in un bosco di conifere. La strada prosegue a strette svolte, nei pressi delle case di Marqueron piega a destra, aggira un cocuzzolo e si affaccia sul piano di Clavalité. Una discesa porta al pianoro (1.491 m); il panorama, con sullo sfondo la Punta Tersiva innevata o il Cervino, è molto suggestivo. Da qui si può proseguire senza via obbligata, numerosi sono gli itinerari che conducono ai diversi gruppi di baite esistenti nel vallone, ai laghi, ai colli, alle cime. Il vallone di Clavalité, dominato dalla piramide del monte Tersiva (3.513 m) sembra che, in passato, abbia fatto parte di un'antica area mineraria, come lascerebbero supporre i resti delle lavorazioni dei metalli. Alcuni scritti parlano addirittura dell'esistenza di una strada lastricata, di epoca preromana, visibile sulle alture di Fénis, facente parte di un'ampia rete viaria che collegava le valli del Canavese con alcune valli valdostane.

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